oltreSIMposio, n. 16 (set 2022)
Newsletter del progetto Storie in Movimento - n. 16, settembre 2022
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1. Vita da SIM | 2.Opinioni e commenti | 3. Vecchie glorie | 4. Fuori da SIM | 5. Calendario civile | 6. In libreria
Vita da SIM
E rieccoci qui, questo numero vi arriva un po’ prima del solito per riprendere la normale scadenza. Siamo a settembre, che per certi versi è il vero primo mese dell’anno, e ripartiamo dopo la pausa estiva che, come vi abbiamo detto nell’ultimo numero, ci ha permesso finalmente di rivederci al SIMposio.
Per prima cosa ci sembra utile ricordare che è uscito il numero 58 di «Zapruder», Ambienti ostili, che non vorremmo vi fosse sfuggito visto l’ampio spazio che abbiamo dedicato all’appuntamento estivo. Il numero si interroga sull’ampia cornice costituita dalla relazione dialettica tra l’essere umano e il territorio in cui vive, in una considerazione sistemica del rapporto tra ambiente e salute.
Poi vi ricordiamo che da qualche mese abbiamo messo in campo un nuovo strumento: Zapcast. Le micce sonore di Zapruder! Ovvero un podcast, come va molto di moda in questi tempi, con cui affiancare le riflessione del numero cartaceo, siamo ancora in fase sperimentale e ogni vostro commento è benvenuto! La prima miccia, Insegnante: nome comune, femminile, collettivo, è ispirata al numero 57 di «Zapruder», Pierino torna a scuola.
Last but not least, è in libera lettura Zona Rossa, il numero 54 della rivista, che come al solito a un anno dalla sua pubblicazione rilasciamo aperta per tutti e tutte.
Infine, rimanete sul pezzo, seguiteci sui nostri vari canali sociali, perché ci sono novità e appuntamenti in arrivo, come l’assemblea annuale!
Opinioni e commenti
L’anno scorso è stato pubblicato La mia divisa. Scritti e discorsi politici di Guido Picelli a cura di William Gambetta, abbiamo chiesto a Marco Rossi di parlarcene.
Trasformare l’operaio in soldato
Gli anni di piombo ciclicamente tornano nel dibatitto pubblico e politico. Abbiamo già affrontato il discorso ad esempio quando scattò l’operazione Ombre rosse, oppure quando abbiamo espresso solidarietà a Paolo Persichetti e in altre occasione come gli interventi di Tommaso Rebora e Ilenia Rossini sul paradigma vittimario. Torniamo sull’argomento con un pezzo di Ottone Ovidi su Brigate rosse: un diario politico. Riflessioni sull’assalto al cielo, di SIlvia de Bernardis. Un libero che affronta la storia delle Brigate Rosse senza complottismi e dietrologie.
Storia delle Br: ricerca e non propaganda
In questi mesi ci hanno lasciato due nostri compagni di viaggio: Salvatore Iaconesi e Carmelo Adagio. Avevamo incontrato Salvatore durante la preparazione di Hack the System, da allora le nostre strade si sono incrociate più volte. Abbiamo pensato a lui ogni volta che abbiamo pensato di tornare sui temi del numero 45 di «Zapruder» e continueremo a farlo. Carmelo faceva parte di quel gruppetto di una decina di persone che promosse l’appello per una rivista di storia della conflittualità sociale. Da quell’appello, sottoscritto poi da oltre duecento persone, nacquero Storie in movimento e la rivista «Zapruder».
Ciao Salvatore!
Ciao Carmelo!
Vecchie glorie
Il 24 agosto Porpora Marcasciano è stata aggredita. Lei stessa in un post su Facebook ha scritto: «Questa volta il grido non è un semplice slogan di denuncia, contro qualcuno o qualcosa, ma un grido di dolore personale e intimo perché mi riguarda, perché mi ha toccato personalmente, in maniera assurda, inaspettata, disumana. Il 24 agosto, l’indomani dell’ennesimo femminicidio a Bologna, proprio mentre interrogavo la mia coscienza sul cosa fare dopo quel terribile gesto è toccato a me». Per esprimerle la nostra solidarietà, ripubblichiamo l’intervista che Alice Corte le ha fatto per il nostro sito.
Attraversamenti. Intervista a Porpora Marcasciano
Un estratto:
Alice. Negli ultimi mesi una serie di attacchi (soprattutto nel mondo anglosassone) hanno accusato presunte organizzazioni e lobby che favorirebbero la transizione di genere. Questa lezione si inserisce in quel solco… ma sembrerebbe al contrario che una vera e propria attività lobbyistica stia agendo contro le persone trans.Porpora. Esatto, ed è del tutto evidente da quello che viene messo sui social, perché poi usano questo mezzo per esplicitare le loro posizioni. Quando ho messo il post su facebook denunciando l’accaduto al seminario molte persone, la maggior parte, erano persone che si riconoscevano ed erano solidali con quanto denunciavo, poi c’erano le reclute – non so come altro definirle – di cui mi piacerebbe raccogliere le opinioni per mettere in evidenza l’aggressività, la violenza, la chiusura, cioè tutto quello che io personalmente, nel mio percorso politico, addebitavo ai fasci. All’altra parte. Come dire, non mi sarei immaginato il livello di strumentalizzazione e giramento di frittata dove le vittime erano le donne (loro, quindi) e le carnefici, anzi i carnefici, eravamo noi trans. Addirittura qualcuna mi ha dato dello stupratore. Al maschile. Cioè, lì mi ha fatto pensare la cosa, perché dico: caspita, non solo rigirano la frittata, ma partono su degli attacchi che sono così pesanti e così categorici che lasciano senza parole. Questo è quello che mi stupisce e mi lascia interdetta, perché sai, io posso pensare che ci siano posizioni e visioni diverse, però quelle posizioni e visioni diverse sostenute da questa aggressività, violenza e saccenza le conosco solo nell’estrema destra.
Fuori da SIM
A proposito di elezioni, il prossimo 2 ottobre andrà al voto anche la Bosnia Erzegovina. Il paese deve affrontare alcune sfide che lo tengono in sospeso. Ne parla Giovanni Vale su Osservatorio Balcani Caucaso.
Elezioni in Bosnia Erzagovina: cosa accadrà dopo il 2 ottobre?
Dopo la morte di Jina Mahsa Amini, uccisa dalla polizia religiosa perché non indossava correttamete l’hijab, in Iran sono scoppiate proteste che intersecano molti aspetti: dalla lotta al regime a quello alla società patriarcale. Per provare a comprendere ciò che sta avvenendo vi lasciamo alcuni articoli. Su Global Project, Anna Irma Battino ha fatto il punto della situazione. Su DinamoPress, Sasan Sedghinia ha inserito le proteste di questi giorni in una prospettiva più lunga. Su Radio Onda Rossa, durante la trasmssione Normale Follia, le lotte in Iran, potenziate dalle donne, sono state viste in un ottica più globale.
Calendario civile
Il 5 luglio scorso era il sessantesimo anniversario dell’Indipendenza dell’Algeria. La data interseca molte questioni e per provare a parlarne compiutamente vogliamo provare a far “dialogare” due diversi tipi di prodotti. Da un lato due articoli usciti su Stati di Agitazione, il quarantanovesimo numero di «Zapruder», dall’altro uno speciale di tre puntate sull’argomento prodotto da Radio Vanloon.
Buona lettura
Marisa Fois, Un Algeria immaginata? Network della comunità Amazigh in esilio
Iwal, L’infinita speranza dell’Algeria ribelle. Intervista con Nessrine Chimouni
e buon ascolto
Là-bas, en Algérie: storia e memoria per i 60 anni dalla fine della Guerra d’Algeria
In libreria
Danilo Montaldi. Vita di un militante politico di base (1929-1975), Giorgio Amico, Derive Approdi, 2022
Pleasure activism. La politica dello star bene, Adrienne Marie Brown, Nero, 2022
S'avanza uno strano soldato. Il movimento per la democratizzazione delle Forze armate (1970-1977), a cura di Deborah Gressani, Giorgio Sacchetti, Sergio Sinigaglia, Derive & Approdi, Roma, 2022
Il colonialismo degli italiani. Storia di un’ideologia, Emanuele Ertola, Carocci, 2022
Fellini anarchico, Goffredo Fofi, Eleuthera, 2022