oltreSIMposio, n. 20 (mag 2023)
Newsletter del progetto Storie in Movimento - n. 20, maggio 2023
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1. Vita da SIM | 2. «Zapruder», il numero 60 | 3. Opinioni e commenti | 4. Vecchie glorie |
5. Fuori da SIM | 6. Calendario civile | 7. In libreria
Vita da SIM
Questo numero di OltreSIMposio vi arriva con qualche ora di ritardo perché a volte la vita va più veloce di quanto ci si aspetta.
Siamo alle soglie di un’altra estate e quindi vuol dire che siamo in vita di un nuovo SIMposio, l’appuntamento estivo di Storie in Movimento del quale tra poco avrete novità e informazioni utili.
Nel frattempo è uscito Che gelida manina, il nuovo numero di «Zapruder», il 60 che affronta due temi aspetti costanti della storia umana: malattia e salute.
Continua la serie Fosforo di Zapcast, questa volta passiamo da Bologna dove abbiamo fatto una lunga chiacchierata con Antar Marincola, attore e attivista di Cantieri Meticci. Con lui abbiamo ragionato di di come le memorie coloniali occupino le nostre città, di cosa significano e di quanto pesano. Ma anche di come questo sia un passato che non passa e di come, nel nostro immaginario, il non bianco sia inteso come necessariamente straniero e migrante.
Ma le attività di SIM continuano e non si fermano, anche perché quando si cammina fermarsi non è mai troppo indicato. I percorsi di SIM fino ad ora sono stati intellettuali e cartacei ma, da domenica 7 maggio, sono diventati veri e propri sentieri, alla ricerca di storie e memorie dei luoghi, sia in città che altrove. Per la prima tappa siamo andati a Genzano dove abbiamo cercato le tracce delle storie della guerra e della Resistenza ma anche gli aspetti artistici del territorio.
Il numero 65 di «Zapruder» (settembre-dicembre 2024) vorrebbe aprire la possibilità di porre sotto una nuova luce i nodi propriamente storici della questione del cambiamento tecnico come motore dei conflitti fra capitale e lavoro. Per questo lanciamo una call for papers, per attirare casi studio specifici e riflessioni che si iscrivano nel tempo lungo del ciclo industrializzazione/deindustrializzazione. Il numero sarà anche l’occasione di far dialogare storiografia italofona e francofona su questi temi. Se foste interessati trovate qui le info per inviarci i vostri abstract. La scadenza è il 31 luglio 2023.
Last but not least, siamo nel periodo dell’anno delle tasse, ricordatevi di
«Che gelida manina», il numero 65 di «Zapruder»
Da qualche gioro è in distribuzione il numero 60 di «Zapruder», Che gelida manina. Malattia e cura.
A tre anni dall’insorgere del virus che ha scatenato la pandemia da covid-19, gli interrogativi sull’origine del virus, le ragioni della sua rapida diffusione e i conflitti che si sono innescati per il suo contenimento possano cominciare a essere affrontati nella loro dimensione storica, innanzitutto riconoscendo come malattia e salute siano aspetti costanti e problematici della storia umana.
Qui trovate l’indice e vi ricordiamo che potete acquistare il numero singolo in libreria o sul nostro negozio on line oppure potete abbonarvi.
Opinioni e commenti
Per accompagnare l’uscita del nuovo numero di «Zapruder», abbiamo chiesto a Simone Pieranni un intervento sulle ripercussioni che sta avendo sul presente la gestione politica dell’emergenza sanitaria.
Covid f(r)ee. Potere ed epidemia in Cina
Vecchie glorie
Rimanendo legati all’uscita del nuovo numero di «Zapruder», vi riproponiamo qui l’articolo che Simone Pieranni ha pubblicato sul numero 53 della rivista, M’impiccio che potete leggere qui gratuitamente. Nel testo, scritto ormai quasi tre anni fa, l’autore rifltteva su come la pandemia globale di Sars-cov 2, partita proprio dal focolaio di Wuhan, potesse avere conseguenze importanti nel valutare a livello globale l’efficienza e la performance del modello socioeconomico cinese di fronte a quello occidentale. Ci pare che quell’articolo, letto oggi, possa aiutarci a capire se la sfida sanitaria e la politica Covid - Zero voluta da Xi Jinping abbia influito sugli equilibri internazionali.
Un estratto:
«Questo accadeva anche durante il “grande balzo in avanti”. Grazie al materiale desecratato presente in alcuni nuovi archivi possiamo leggere i resoconti di funzionari locali che scrivevano a Mao che andava tutto bene nonostante fossero di stanza in zone dove la gente moriva a milioni per carestie o per altri errori intrinsechi al “grande balzo in avanti”. Ciò perché temevano le conseguenze per la propria carriera. Nell’Hubei col Covid 19 è successa la stessa cosa. C’è poi un secondo aspetto più legato alla censura e alla centralizzazione delle informazioni. Amici cinesi mi hanno raccontato di come il governo abbia deciso di affidare tutta la gestione dell’emergenza Covid 19 al virologo che aveva già agito durante la Sars, e quindi come tutte quelle che erano le voci al di fuori di questa corrente siano state stoppate. Secondo loro è stato giusto agire così, per evitare il rischio di buttare nel panico un miliardo e quattrocento milioni di persone».
Fuori da SIM
L’Associazione Italiana di Storia Orale ha organizzato la prima scuola 1ª Scuola di storia orale e public history nel paesaggio metropolitano di Roma a Tor Marancia nel giugno dello scorso anno. Da questa esperienza è nato un podcast che raccoglie le interviste realizzate dai partecipanti ad abitanti del quartiere.
I ricordi si fanno strada
Rossella Latempa insegnante di Matematica e fisica in un liceo di Verona e membro dell’associazione ROARS, durante il quarto convegno organizzato dalla stessa associazione a Trento, ha provato a riassumere ed analizzare gli ultimi quindici anni di riforme della scuola.
15 anni di riforme nella Scuola Italiana
Su substack, Leonardo Bianchi ha una newsletter in cui si occupa di raccontare il mondo dei complotti. Nell’ultimo post, Bianchi racconta di come in una nuova teoria si sono mischiati temi religiosi e para-scientifici.
Adamo ed Eva erano dei negazionisti climatici
Caledario civile
Nella primavera del 1939, come repressione per la morte di Isaac Gabaldon, esponente del regime franchista e responsabile della repressione delle forze repubblicane, anarchiche e comuniste nell’area di Madrid. Il regime decise di condannare a morte 360 prigionieri politici e prigioniere politiche che aveva arrestato nei mesi precedenti. Tra di loro molte erano le donne, per ricordarne il sacrificio vi proponiamo un articolo di Monica di Barbora, uscito sul numero 32 di «Zapruder», Sotto attacco. Nell’articolo l’autrice riflette sul’iconografia del corpo femminile in armi, di come la donna in armi, sorta di monstrum, è un prodigio inquietante e affascinante. La rottura dell’ordine simbolico che incarna spaventa ma, al contempo,
ha un che di eccitante.
Donne fatali. Iconografia del corpo femminile in armi
Sullo stesso tema, abbiamo ospitato sul sito un intervento di Gaia de Luca che apriva l’arrivo del numero … di «Zapruder», Faster, Pussycat! Kill! Kill! che affrontava approfonditamente il tema. Nel suo intervento l’autrice rileggeva l’antichità classica alla ricerca di “donne violente”.
Non una sberla di meno. Clitennestra, Medea e le altre
In libreria
Un castello di morti per un colpo di Stato. Storia della strage alla Questura di Milano del 1973, Francesco Lisanti, La vita felice editore, 2023
Schermi nemici : i film di propaganda della Democrazia cristiana e del Partito comunista italiano (1948-1964), Mariangela Palmieri, Mimesis Edizioni, 2023
Suprematismo bianco : alle radici di economia, cultura, ideologia della società occidentale, Alessandro Scassellati Sforzolini, DeriveApprodi, 2023
Crocevia Mediterraneo, a cura di Jacopo Anderlini e Enrico Fravega, Eleuthera, 2023
Gianni Rodari : vita, utopie e militanza di un maestro ribelle, Lorenzo Iervolino, Red Star Press, 2022