OltreSIMposio, n. 31 (giugno 2025)
Newsletter del progetto Storie in Movimento - n. 31, giugno 2025
oltreSIMposio
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1. Vita da SIM | 2. Opinioni e commenti | 3. Vecchie glorie | 4. Calendario civile | 5. Fuori da SIM
Vita da SIM
Are you ready?! Arriva il caldo, non è una buona notizia visto che arriva sempre prima e sempre più forte. Arriva l’estate e ma quindi arriva il SIMposio. Per la diciannovesima volta ci incontriamo, questa volta come la scorsa al Poggiolo – Rifugio Re_esistente di Marzabotto (Bo). Incontrarsi per noi significa tanto, significa parlare, confrontarsi, divertirsi in sostanza vivere insieme per qualche giorno, dal 24 al 27 luglio, a respirare finalmente un’aria comune e condivisa.
Occasione di confronto e discussione, il SIMposio è parte integrante del progetto SIM accanto alla rivista «Zapruder». In un panorama culturale sempre più compartimentato e quasi sempre subalterno a gruppi di potere e logiche di mercato, il SIMposio vuole essere un laboratorio di incontro fra esperienze e soggetti diversi per costruire un sapere storico mai addomesticato. Liberare e far circolare i saperi in uno spazio di discussione critica orizzontale è la nostra scommessa politica.
Dopo aver festeggiato la maggior età lo scorso anno, torneremo a trovarci a Marzabotto (Bo), presso Il Poggiolo – Rifugio Re_Esistente, a discutere di Resistenza, terzomondismo, sorveglianza, guerra russo-ucraina ma anche a giocare, ballare, ridere, camminare…
Se volete sbirciare il programma, sempre che non lo abbiate già fatto, potete andare qui. Se volete info per costi e iscrizioni, potete andare qui e qui.
ATTENZIONE per le iscrizioni avete tempo fino al 10 luglio.
Opinioni e commenti
Siamo tornati a riflettere sulle Indicazioni nazionali prodotte dal Ministero dell’Istruzione, ne abbiamo parlato con Andrea Tappi che ha appena pubblicato, insieme a Javier Tébar Hurtado, La Resistenza e la Transizione spagnola a scuola. Storia e memoria del passaggio dalle dittature alla democrazia” (Carocci 2025) che analizza la memoria e la didattica della Resistenza e della Transizione post franchista.
Ecco, questa è una cosa con cui non sono placato
Riflessione che è in qualche modo continuata, perché abbiamo fatto qualche domanda ad Andrea, che sarà uno dei dialoganti al SIMposio, sull’insegnamento della Resistenza a scuola.
Una Resistenza non banale per decine di migliaia di giovani
Come ogni anno anche questo 29 aprile neofascisti di Milano e del resto d’Italia si ritroveranno per commemorare Sergio Ramelli. Questo appuntamento è particolarmente significativo della politica della memoria della destra nostalgica italiana. Della “trincea della memoria” del neofascismo italiano aveva scritto Elia Rosati per «Zapruder» 42 “Ostinate e contrarie. Memorie e celebrazioni dell’altra Italia”.
Purtroppo ancora presenti…
Vecchie glorie
Visti i recenti e terribili della situzione in Asia occidentale, vi riproponiamo un articolo di Paola Rivetti a cui avevamo chiesto di farci un approfondimento chiaro sulla situazione del movimenti contro il regime in Iran al di fuori delle retoriche mediatiche. Un articolo del 2018 ma, crediamo, ancora utile per avere un quadro della situazione interna al paese.
Proteste, classi sociali e governo del dissenso in Iran
Un estratto:
«Innanzitutto, le recenti mobilitazioni presentano caratteristiche diverse da quelle che hanno avuto luogo nel paese negli ultimi decenni. E’ stato scritto molto su come le proteste siano “diverse” perché non guidate dalla classe media e perché caratterizzate da richieste di giustizia sociale invece che da rivendicazioni di stampo liberale come la domanda di libertà di stampa o il rispetto dei diritti umani. Questo punto di vista tuttavia ignora il fatto che i lavoratori e le lavoratici, gli operai e le operaie si sono invece mobilitati ripetutamente negli ultimi due decenni, protestando vigorosamente contro le politiche economiche dei governi riformisti di Mohammad Khatami (1997-2005), conservatori di Mahmoud Ahmadinejad (2005-2013) e moderati/riformisti di Hassan Rouhani (2013-) ugualmente, contro datori di lavoro che non rispettano contratti e scadenze salariali e creando anche, in alcuni casi, organizzazioni sindacali più o meno formali che sono sopravvissute a repressione ed arresti. Quindi, in cosa queste recenti proteste sono diverse? Queste proteste e le loro dinamiche di mobilitazione riflettono una frammentazione più ampia che interessa il sistema di riproduzione sociale che, negli ultimi tre decenni, è drammaticamente cambiato. E’ necessario quindi mettere in prospettiva tali cambiamenti, contestualizzandoli in relazione alle riforme del mercato del lavoro e alla riconfigurazione della circolazione del potere tra diverse componenti del regime».
Calendario civile
Sta finendo il mese dell’orgoglio LGBTQIA+, in questo momento ci sembra interessante riproporre due interventi che abbiamo ospitato. Il primo è stato pubblicato sul numero 33 di Zapruder, Movimenti nel Mediterraneo, è una riflessione di Lia Viola sui movimenti LGBTI in Africa Orientale.
Utopie in movimento. Riflessioni sull’attivismo LGBTI in Africa Orientale.
L’altro invece è stato ospitato sul nostro sito, un’intervista che Alice Corte ha fatto a Porpora Marcasciano, presidente del MIT.
Fuori da SIM
Su Il Tascabile, Demetrio Marra ha intervistato Mikkel Bolt Rasmussen, autore di Fasciocapitalismo e, insieme, hanno ragionato su come si sta evolvendo l’ideologia fascista.
I futuri not del fascismo
Su Valigiablu.it, Alessandra Vescio indaga la situazione e la condizione dei diritti delle persone LGBTQIA+ in Europa.
L’erosione dei diritti LGBTQIA+ in Europa
Su Jacobin, Levi Vonk riflette sulla partecipazione di alcune organizazione dei lavoratori e delle lavoratrici nei riot di Los Angeles.
Il sindacato e la rivolta di Los Angeles