oltreSIMposio, n. 5 (nov 2020)
Newsletter del progetto Storie in Movimento - n. 5, novembre 2020
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Indice
1. Vita da SIM | 2. «Zapruder», il n. 53 | 3. Opinioni e commenti | 4. Dicono di noi | 5. Vecchie glorie | 6. Fuori da SIM | 7. Calendario civile | 8. In libreria
Vita da SIM
Sembra di stare di nuovo a marzo, sembra che il tempo non sia passato. Cercando di alzare la testa da questo eterno presente, ci stiamo preparando ad affrontare un nuovo anno e ne abbiamo discusso il 7-8 novembre durante la ventesima (!) assemblea di SIM con le socie, i soci e tutte le compagne e i compagni che hanno presentato le proposte di numeri per la rivista.
Insieme al Centro studi movimenti di Parma e all’Istituto nazionale Ferruccio Parri abbiamo organizzato un convegno di studi sul colonialismo italiano e le sue conseguenze. Il convegno si è concluso il 5 novembre e tutti i suoi appuntamenti si sono tenuti sul canale youtube del CSM, se volete recuperare o rivedere alcuni interventi sono ancora tutti disponbili sul canale.
Il 7 ottobre abbiamo partecipato all’inaugurazione del Archivio dei Movimenti “via Avesella” a Bologna. In un luogo che è stato attraversato dalle attività di collettivi, gruppi, associazioni, si sono accumulati nel corso del tempo innumerevoli materiali e testimonianze sui cicli di lotta degli ultimi decenni. Gli archivi sono un tema che ci sta molto a cuore e a cui abbiamo dedicato il numero 47 di «Zapruder» e non potevamo non essere lì.
Infine, come nostra abitudine, a un anno dalla pubblicazione trovate consultabile o scaricabile gratuitamente dal sito il numero 49 di «Zapruder», Stati di agitazione. Il numero di maggio-agosto 2019 si muove a partire dalla prospettiva dei global sixties, per includervi anche lo spazio (post)coloniale, ridisegnando la geografia politica occidentale.
«M’impiccio», il numero 53 di «Zapruder»
Pulsioni autoritarie, riduzione degli spazi di partecipazione e disaffezione verso la rappresentanza politica testimoniano che il modello della democrazia liberale, affermatosi tra XX e XXI secolo in gran parte del mondo, è entrato in crisi. L’attuale dibattito su questi temi continua a girare intorno a due nodi problematici: l’esclusione di ampi settori della società dagli spazi decisionali e le forme che questi stessi spazi possono e devono assumere per essere all’altezza della sfida.
Assemblee, consigli, la rete. Tanto dal presente, quanto dal passato (più o meno recente) ci arrivano stimoli e suggerimenti su come è cambiato l’esercizio del potere da parte del “popolo”. Questo numero di «Zapruder», attraverso esempi concreti, utopie e sperimentazioni vuole provare a tracciare i contorni che i concetti di democrazia, popolo e cittadinanza assumono e hanno assunto nel corso del tempo, ben oltre i confini del mondo euro-atlantico e delle sue istituzioni.
«M’impiccio», il numero 53 di «Zapruder»
Opinioni e commenti
Per prima cosa una segnalazione: su L’ordine del discorso, il numero 52 di «Zapruder», è stato pubblicato l’articolo di Francesca Socrate Linguistica dei corpora. Linguaggio e conflitto. Nell’articolo per tre volte la parola “pamphlet” compare al posto di “taltac2” che è il software usato dalla ricercatrice per svolgere una parte della propria ricerca. Il refuso rende quindi di difficile comprensione il testo. Scusandoci con Francesca e con i lettori, vi proponiamo qui la versione corretta del suo pezzo.
La linguistica dei corpora. Linguaggio e conflitto
Per annunciare l’uscita del numero 53 di «Zapruder» abbiamo deciso di usare un articolo di Alpa Shah che approfondisce alcuni aspetti dell’organizzazione sociale delle comunità indigene dell’India centroorientale, focalizzandosi in particolare su come queste gestiscono le risorse ambientali necessarie al sostentamento della comunità. Shah si occupa di disuguaglianze e movimenti sociali nell’India contemporanea e approfondisce le relazioni che intercorrono tra le comunità indigene, le organizzazioni maoiste e le forze politiche e militari indiane, in special modo per quanto riguarda le forme di organizzazione sociale e i valori che la contraddistinguono.
Tribù, valori egualitari, autonomia e stato
Dicono di noi
Il 23 settembre scorso Lorenzo Ferrari su «il Manifesto» ha recensito Finis Europae, il numero 51 di «Zapruder». Il numero è, per Ferrari, un’indagine senza retorica che permette di non appiattirsi nel conflitto tra nazionalismi e UE.
Vecchie glorie
In Francia nelle ultime settimane sono avvenuti due attentati all’arma bianca di matrice islamica. Per provare a capire come è nato questo conflitto, vi proponiamo un articolo di Chiara Bonfiglioli uscito su «Zapruder» numero 13, del maggio 2007, in cui si affronta il tema di laicismo e femminismi nella Francia post-coloniale a partire dalla legge del 2004 sul divieto di esporre simboli religiosi, tra i quali il velo per le donne, nelle scuole pubbliche.
La battaglia del velo
Un estratto:
“L’esplosione mediatica di interventi sul tema del velo ha anticipato in qualche modo la “scoperta” del carattere postcoloniale di un contesto, quello francese odierno, attraversato da profonde divisioni e diseguaglianze, apparse in tutta la loro importanza all’indomani delle rivolte del 2005. La legge anti-foulard ha inoltre preceduto la risposta repressiva di un governo che, per “pacificare” le banlieues, ha instaurato per tre mesi lo stato di emergenza servendosi di una norma del 1955, promulgata durante la guerra di Algeria. Contemporaneamente alle rivolte si è aperta inoltre una vasta polemica sul passato coloniale francese, anche in seguito all’approvazione della legge del 23 febbraio 2005, il cui articolo 4, alla fine ritirato dopo la protesta di storici e associazioni, prevedeva di inserire una lettura apologetica del colonialismo all’interno di manuali scolastici e testi universitari.”
Fuori da SIM
Su Supplemento, mensile della rivista on line «inutile», Gloria Baldoni ha raccontato la storia di Patricio Guzman, documentarista e sostenitore di Allende arrestato la notte dell’11 settembre 1973. In questi giorni il Cile ha scelto di riscrivere la propria costituzione che ancora era quella pinochetista.
Patricio Guzmàn e la memoria del Cile
Il Comitato piazza Carlo Giuliani, Osservatorio repressione e Comitato madri per Roma città aperta hanno presentato un bando per cinque borse di studio da destinare a studenti e studentesse del quinto anno delle scuole superiori che presentino una ricerca sulla storia e sui percorsi politici dei movimenti che sono venuti a Genova nel luglio 2001.
Borse di studio “Per non dimentiCarlo”
Con il cambio di algoritmo per il news feed del 2017 Facebook ha deliberatamente tolto spazio sulla propria piattaforma a siti di informazione “di sinistra” come Mother Jones. Ne parla Kim Lyons su «The Verge»
Facebook reportedly choked traffic for left-leaning news sites including Mother Jones
Su «The Submarine», Anna Finozzi e Maria Mancuso fanno un indagine sugli spazi virtuali in Italia che danno spazio, voce e promuovono un punto di vista post-coloniale.
Archiviare e riscrivere l’Italia: guida agli spazi postcoloniali online
Il 13 febbario scorso nel campus Luigi Einaudi di Torino la polizia ha caricato gli antifascisti e le antifasciste per difendere un gruppo di studenti del FUAN che volantinava contro un incontro dal titolo Fascismo-colonialismo-foibe organizzato da diverse sezioni ANPI e da altre realtà. In seguito a quelle vicende sono state emesse 19 ordinanze cautelari a carico di studenti e studentesse dell’università di Torino. L’Assemblea dottorand*, precar* e docenti del Campus Luigi Einaudi sta raccogliendo delle firme in loro sostegno e contro la sempre più forte stretta repressiva a cui stiamo assistendo nelle università e nella società.
La petizione
Calendario civile
Il 30 ottobre 1911 il soldato Augusto Masetti era in partenza per la Libia. Antimilitarista e anarchico, dal cortile della caserma Cialdini a Bologna sparò all’ufficiale che passava in rassegna gli estratti a sorte, incitando i suoi commilitoni alla rivolta. Nel 1968 gli venne dedicata una canzone sul secondo LP del Nuovo canzoniere milanese. La sua storia ci pare interessante perché tocca diversi argomenti, oltre all’antimilitarismo anche quello del colonialismo italiano. Vi proponiamo due interventi estratti da «Zapruder»: Note di guerra di Matteo Saudino uscito sul numero 12 e Rifiuto la guerra di Pietro Purini uscito sul 40. E l’intervento di Valeria Deplano e Alessandro Pes sul colonialismo italiano al convegno di Parma, Ti porterò dall’Africa un bel fiore.
Inoltre lunedì 2 novembre è stato il 45° anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, in sua memoria vi riportiamo l’articolo di Piero Zanini uscito sul numero 35.
La forma del tempo
In libreria
Abbattere le mura del cielo. Storie di anarchiche, anarchici e occupazioni (Milano 1975-1985), Mauro De Agostini, Zero in condotta, 2020
Michel de Certeau. Per il lettore comune, Paola Di Cori, Quodlibet, 2020
Difendersi. Una filosofia della violenza, Elsa Dorlin, Fandango, 2020
Un cane in chiesa. Militanza, categorie e conricerca di Romano Alquati, Francesco Bedani e Francesca Ioannilli, a cura di, DeriveApprodi, 2020
Addio Lugano bella. Storie di ribelli, anarchici e lombrosiani, Massimo Bucciantini, Einaudi, 2020
Il lungo Mezzogiorno, Giuseppe De Rita, Laterza, 2020
La memoria, i traumi, la storia. La guerra e le catastrofi nel Novecento, Gabriella Gribaudi, Viella, 2020
Marx e il conflitto. Critica politica e pensiero della rivoluzione, Gennaro Imbriano, DeriveApprodi, 2020
Frammenti sulle macchine. Per una critica dell’innovazione capitalistica, Giuseppe Molinari e Loris Narda, a cura di, DeriveApprodi, 2020
Marx nei margini. Dal marxismo nero al femminismo postcoloniale, Miguel Mellino e Andrea Ruben Pomella, a cura di, Alegre, 2020
Lezioni di fantastica. Storia di Gianni Rodari, Vanessa Roghi, Laterza, 2020
Donna. Storia e critica di un concetto polemico, Paola Rudan, il Mulino, 2020
Riedizioni
Il giudice e lo storico. Considerazioni in margine al processo Sofri, Carlo Ginzburg, quodlibet, 2020
Il mutuo appoggio: un fattore dell'evoluzione, Pëtr Kropotkin, Eleuthera, 2020
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