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Indice
1. Vita da SIM | 2. Opinioni e commenti | 4. Dicono di noi | 5. Vecchie glorie | 6. Fuori da SIM | 7. Calendario civile | 8. In libreria
Vita da SIM
È inutile ripeterlo, sapete che quest’anno abbiamo rischiato di fare la fine del dodo, sulla cui estinzione esistono diverse teorie.
C’è chi dice che il suo habitat sia stato distrutto dai coloni bianchi. Un’altra teoria, con basi meno solide, ipotizza che fosse troppo goffo e quindi una preda troppo facile per gli infestanti esseri umani. Un’ultima sostiene che fossero le sue carni prelibate a renderlo troppo appetibile, fino all’estinzione.
Le qualità che «Zapruder» e SIM condividono col dodo sono varie: viviamo in un habitat, il mercato editoriale, sempre meno interessato alle riviste indipendenti e che le esclude dalle grandi canali di vendita librari, la nostra evidente goffaggine militante ci rende particolarmente difficile complicata la vita e i contenuti a cui diamo spazio sono squisiti, quasi quanto le carni del dodo… ma estinguerci non fa per noi!
Da fine dicembre abbiamo lanciato la campagna di sostegno #SaveTheLastZap, a cui avete risposto con un entusiasmo e un calore davvero eccezionali, portandovi a casa magliette e shopper stampate da Nutty e illustrate da Andromalix e zWax.
C’è ancora tempo per gli ultimi pezzi: non farteli scappare!
#SaveTheLastZap!
Opinioni e commenti
Alice Corte ha intervistato Porpora Marcasciano, presidente del Movimento identità trans dopo che, durante una lezione sulle identità di genere presso l’Università di Bologna a cui partecipava, una storica delle medicina ha definito patologica e pericolosa l’identità trans. Attenzione contiene Terf, femminismi, intersezioni, scontri e Stonewall.
Attraversamenti. Intervista a Porpora Marcasciano
Da qualche tempo è on line il portale Partigiani d’Italia, un progetto di digitalizzazione dei documenti prodotti dalle commissioni regionali (e poi nazionale) con le quali la Repubblica si impegnò a riconoscere la qualifica di “partigiano” o “patriota” a chi ne fece richiesta. Ma davanti a tutte le fonti storiche bisogna sempre interrogarsi su cosa dicano (o non dicano) e sui loro scopi: in questo caso, l’ufficializzazione della partecipazione alla lotta di popolo contro il nazifascismo. Su Stati di agitazione, il numero 49 di «Zapruder», Alfredo Mignini e Federico Goddi hanno ripercorso la storia di un «partigiano combattente» fra tanti, svelandone l’ambiguità dall’occupazione fascista in Montenegro all’ingresso nel Pci durante la guerra fredda.
«Qualifica partigiano». Cosa (non) ci dicono le carte di Partigianiditalia
Il 24 ottobre 2020 ci ha lasciato Germano Nicolini, il “Comandante Diavolo”. Nicolini è stato una figura centrale della Resistenza e la sua storia personale racconta anche di quel che accadde ai partigiani dopo la fine della guerra. Abbiamo chiesto a Simeone Del Prete di provare a ricordare alcuni aspetti della sua figura, delle sue scelte, del contesto nel quale, malgrado tutto, ‘Diavolo’ ha esercitato la sua libertà.
Al Diavolo!
Il 27 settembre 2020 si è riaperto il conflitto del Nagorno Karabakh, che vede contrapposti gli interessi dei due stati ex sovietici, Armenia e Azerbaijan. Gianni Galleri ha provato a ripercorrere il rapporto tra calcio e conflitto nella regione.
Il conflitto nel Nagorno Karabakh, una storia (anche) di calcio
Nella collana Saggi Biblion è uscito Lo storico pescatore. Antonino Criscione tra impegno civile e ricerca didattica. Nenè è stato protagonista della nascita di Storie in Movimento e «Zapruder» e per questo abbiamo voluto ricordarlo con un breve contributo, ora disponibile anche sul nostro sito.
Nenè, «Lo storico pescatore»
Recentemente è uscito il libro di Federico Tenca Montini La Jugoslavia e la questione di Trieste, 1945-1954, abbiamo chiesto ad Anna Di Gianantonio di ricostruire le complessità di quegli anni proprio a partire dal libro
Una lunghissima contesa che dura ancora oggi
Il sesto volume di «Zapruder world», la nostra costola internazionale, è ora disponibile gratuitamente on line. Cinema and Social Conflicts indaga il rapporto tra cinema e conflitti sociali. Un rapporto che nel corso di più di 120 anni di storia si è articolato in modo diverso e seguendo le evoluzioni sia del cinema che della storia dei conflitti sociali.
Il campo lungo del conflitto
Dicono di noi
Per questo numero potremmo chiamare questa rubrica Diciamo di noi. Nei giorni scorsi Alessandro Pes e Alfredo Mignini sono stati invitati a parlare di «Zapruder» e di Storie in movimento in radio.
Alessandro è stato ospite di Tutta Scena, programma di Radio Onda Rossa. Qui trovate il suo intervento. Alfredo invece ha partecipato a Diderot, programma della Radio Svizzera Italiana. Qui lo streaming.
Dice di noi, invece, Lorenzo Venuti su «Passato e Presente», che parlando di storia dello sport torna, tra le altre cose, sul numero 48 di «Zapruder»: Tifo!
Le traiettorie della storia dello sport
Vecchie glorie
Negli interventi pubblicati sul sito in questi mesi ci siamo occupati di documenti, narrazioni che negano identità e Jugoslavia. Temi non nuovi per «Zapruder» e per questo vi riproponiamo La storia scritta da Tudjman, un pezzo di Eric Gobetti apparso su Clio e Marte, il numero 2 di «Zapruder». E con questo continuiamo a esprimere solidarietà a Eric, che dopo con il suo E allora le foibe? (Laterza, 2021) ha subito l’ennesimo attacco da alcuni giornali di destra.
un estratto:
Più una storia è falsa, più ha bisogno, per essere accolta come vera, di riscontri scientifici inoppugnabili. Per questo la storiografia jugoslava ha sempre avuto un vero e proprio “feticismo del documento”. La pubblicazione di documenti originali della seconda guerra mondiale [… è] un’opera veramente imponente. Oltre a questa, parecchi archivi locali hanno pubblicato raccolte di documenti e memorie di guerra, rendendo le fonti edite sull’argomento talmente tante da essere di difficile utilizzo per il ricercatore. La stessa ridondanza di concetti ripetuti continuamente dovrebbe indurre lo studioso a sospettare della loro veridicità.
Fuori da SIM
Su «Ultimouomo» Indro Pajaro ha affrontato per due volte il tema delle curve e dell’hooliganismo. In Il ruolo dell’antifascismo nelle curve americane prova a indagare quale sia il ruolo dell’antifascismo nelle curve delle squadre della Major League Soccer statunitense. Mentre in Breve storia dell’hooliganismo racconta con taglio cronoligico la nascita e lo sviluppo dei cosiddetti hooligan in Inghilterra.
Su Radio Città Fujiko, il programma Clio. La storia svelata ha intervistato Void, di Autistici/Inventati e dell’Archivio Grafton 9, a proposito della storia del mediattivismo italiano.
Il mediattivismo in Italia: Intervista a Void
Sullo stesso tema Giuliana Sorci su «Machina» ha provato a fare una genealogia dell’attivismo digitale.
Connessioni/network e movimenti sociali
Roberta Aiello, su «Valigiablu», ha ripercorso la storia del conflitto nel Nagorno Karabakh, dei suoi orrori e delle trame geopolitiche che sono alla base del conflitto.
Il conflitto Armenia-Azerbaigian
Francesco Pota, su «Supplemento», ha provato a inquadrare la figura di Micheal Jordan all’interno della diffusione dell’immagine statunitense nel mondo degli anni ’80 e ’90
La capra: Micheal Jordan e il soft power
In questi mesi di DAD, DDI e scuola a distanza si è assistito alla diffusione dell’utilizzo di piattaforme proprietarie per sopperire all’assenza della scuola in presenza. «Etica Digitale» ha provato a capire che fine fanno i dati di insegnanti e studenti/esse.
2020: Odissea nello spaccio (di dati)
Calendario civile
Il 17 gennnaio 1961 venne ucciso Patrice Lumumba. Lo scorso dicembre il Belgio ha deciso di riconsegnare alla famiglia Lumumba un dente che un poliziotto belga avrebbe sottratto al suo cadavere subito dopo la morte. Sono passati sessant’anni dal suo omicidio e per ricordarne la figura rileggiamo Ilaria Cansella da Etnizzazione del sociale, il numero 22 di «Zapruder». Un’analisi di come Lumumba e il suo pensiero siano arrivati in Italia, fra parzialità e costruzione del «mito Lumumba» nella storiografia italiana.
«Già spregiudicato ragazzo»
Il 17 gennaio 1991 iniziò la Prima guerra del Golfo. L’operazione Desert storm, definita dal presidente del consiglio italiano «un’operazione di polizia internazionale», portò in piazza un imponente movimento, come accadde anche nel 2003.
Vi riproponiamo un articolo di Angelo d’Orsi uscito anch’esso sul numero 2 di «Zapruder» che riflette sull’utilizzo della storia nella guerra del Golfo.
Lo spaccio del liberalismo trionfante
A dieci anni dalla Rivoluzione dei Gelsomini, molte tunisine e tunisini sono tornati in piazza. Quelle giornate iniziarono con l’auto-immolazione di Mohamed Bouazizi e oggi la rivoluzione continua con una nuova ondata di proteste. Nel 2014, sul numero 33 di «Zapruder» Movimenti nel mediterraneo, Natalya Vince riguarda la storia dei movimenti femminili in Algeria e in Tunisia proprio alla luce di quelle insurrezioni.
«È la rivoluzione che le proteggerà»
Il 27 gennaio è il Giorno della memoria. Si è scelta questa data perché quella in cui, nel 1945, le truppe sovietiche entrarono ad Auschwitz ma sulle date di questo calendario civile spesso alle storiche e agli storici tocca impersonare, come dice Lidia Martin, lo scomodo ruolo di esperti per sbrogliare la matassa che l’uso pubblico della storia porta sempre con sé.
Contro-calendario civile o contro il calendario civile?
Infine, last but not least, il 21 gennaio scorso è stato il centenario della nascita del Partito Comunista d’Italia. Se ne è parlato molto, noi vi proponiamo questo articolo di Fabrizio Loreto, uscito su Ottobre Rosso, il numero di «Zapruder», che analizza l’impatto della Rivoluzione d’Ottobre sul movimento operaio socialista italiano,
Profondo Rosso
In libreria
Memorie dal cratere. Storia sociale del terremoto in Irpinia, Gabriele Ivo Moscaritolo, Editpress, 2020
Parole pubbliche e memorie private. L'antifascismo militante a Roma negli anni Settanta, Jessica Matteo, pref. di Francesca Socrate, Polis SA, 2020
La rivoluzione transpolitica. Il '68 e il post-'68 in Italia, Fulvio De Giorgi, Viella 2020
Detonazione! Percorsi, connessioni e spazi altri nella controcultura romana degli anni novanta, Autori molt* compagn*, Rave-up books, 2020
Quando il fumo si dirada. Momenti di una vita tra politica, arte e cultura partigiane, Federico Raponi, Tofani, 2020
Soggetto nomade. Identità femminile attraverso gli scatti di cinque fotografe italiane: Agosti, Battaglia, Carmi, Catalano, Russo (1965-1985), testi di Rosi Braidotti, Cristiana Perrella, Elena Magini, Nero/Centro L. Pecci, 2020
Genere e capitale. Per una lettura femminista di Marx, Silvia Federici, ed. it. a cura di Anna Curcio, DeriveApprodi, 2020
Le carte di Vanzetti. "Dia via poco per non rischiare che glieli perdano", Luigi Botta, pref. di Ronald Creagh, Aragno, 2020
Riedizioni
Elogio del margine. Scrivere al buio, bell hooks e Maria Nadotti, Tamu, 2020
La fabbrica del passato. Autobiografie di militanti comunisti (1945-1956), Mauro Boarelli, pref. di Carlo Ginzburg, Quodlibet, 2021
Storie in Movimento c/o Archivio storico della nuova sinistra "Marco Pezzi", c.p. 304 - 40100, Bologna www.storieinmovimento.org | info@storieinmovimento.org