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Indice
1. Vita da SIM | 2. Opinioni e commenti | 3. Dicono di noi | 4. Vecchie glorie | 5. Fuori da SIM | 6. Calendario civile | 7. In libreria
Vita da SIM
Questo numero della newsletter non può che partire da un ringraziamento collettivo per l’accoglienza che avete riservato a Zona rossa, il numero 54 di «Zapruder». Mentre scriviamo, la seconda tiratura è quasi esaurita ma presto vi daremo altre novità e intanto potete sentirne parlare e discuterne in giro (il calendario è in continuo aggiornamento).
Intanto avendo fatto venti, facciamo pure ventuno. Il 12 giugno 2021 si terrà in modalità telematica la ventunesima assemblea di Storie in Movimento.
Da qualche giorno è uscita la call for Zap58. Fino al 30 maggio 2021 è possibile inviare le proposte per Conflitti ambientali, il numero 58 di «Zapruder».
Infine, visto che siamo in periodo di dichiarazioni, non dimenticarti di noi quando compili la tua! Il 5x1000 a te non costa nulla (sono tasse che paghi già), ma per Storie in Movimento vuol dire tanto!
Opinioni e commenti
Matteo Marchello ci ha raccontato la sua esperienza in una squadra di calcio popolare nella Sunday League, una lega inglese piena di pub teams, con la quale Matteo e altri si “erano messi in testa di combattere razzismo, omofobia e sessimo». Durante la sua esperienza da “manager” ha incontrato Akbar, un rifugiato curdo, che alla fine ha deciso di allontanarsi dalla squadra e far perdere le sue tracce.
Wherever you are, score a goal against every border
Secondo molti editoriali gli arresti degli ex militanti della sinistra rivoluzionaria italiana servirebbero a fare i conti con il passato. Un passaggio necessario, così dicono, per chiudere una stagione di misteri e violenze. Per tentare di andare oltre questo stucchevole e retorico monologo, Andrea Brazzoduro ha intervistato Enzo Traverso
La retata
Dicono di noi
L’intervista con Enzo Traverso è stata ripresa e citata da diverse testate e pagine web in Italia («Insorgenze» ed «Euronomade») e in altri paesi europei (tenteremo qui di tenere traccia delle apparizioni online, mentre è in corso la traduzione in tedesco per «Jungle worlds» e in inglese per «Contretemps»).
Su Radio Onda D’Urto, si è parlato di Zona rossa a proposito dei vent’anni del Global Forum di Napoli.
Andrea Brazzoduro, inoltre, ha parlato dell’intervista a Traverso e di «Zapruder» sulla Radio Svizzera italiana.
Vecchie glorie
Torna ciclicamente nel dibattito pubblico italiano la questione della lotta armata e dei cosiddetti “anni di piombo”. C’è stato il caso di Cesare Battitsti, e delle ridicole rincorse alla divisa dei ministri al suo arrivo in Italia, e altri. Per questo numero della newsletter, fra le vecchie glorie, non vi riproponiamo un estratto della rivista ma due contributi apparsi sul nostro sito nel 2018 a seguito delle polemiche sulle parole di Barbara Balzerani.
Vi riproponiamo qui gli interventi di Ilenia Rossini, L’indicibilità della critica della vittima, e Tommaso Rebora, Colmare gli oblii della memoria per rinunciare al paradigma vittimario.
Un estratto da quello di Ilenia Rossini:
“Ma – al di là di ogni polemica – è in realtà proprio sul contenuto delle parole di Balzerani che ritengo indispensabile interrogarci: perché Balzerani – sembra quasi banale dirlo – ha ragione, le vittime non possono avere il monopolio della parola. Del resto, chi può averlo? È un’affermazione crudele, come prospettato da Giglioli? Forse sì, ma è necessaria per ricostruire una genealogia del paradigma vittimario che ha condotto alla situazione in cui una polemica come questa appare scontata. Perché se Balzerani ha ragione sul fatto che le vittime non possano avere il monopolio della parola, è a mio avviso riduttivo pensare che le polemiche che mirano a censurare le parole dei protagonisti della lotta armata siano solo una «spada di Damocle che questi signori intendono mettere sulle lotte attuali». Non è una situazione limitata all’Italia e non è una situazione circoscrivibile alla narrazione della lotta armata degli anni ’70 e ’80, infatti”.
Fuori da SIM
Su Ultimouomo è stata pubblicata una storia delle relazioni tra i grandi club calcistici europei e le istituzioni calcistiche. Ayan Meer indica la proposta di Superlega, al momento fallita, come la conclusione di un percorso che i club più ricchi hanno iniziato negli anni ‘70.
Il ricatto della Superlega
Matteo Lupetti si è chiesto perché una casa editrice neofascista come Passaggio nel bosco abbia pubblicato un libro sulla storia dei videogiochi nel blocco sovietico.
Perché una casa editrice neofascista pubblica un libro sul videogioco nell’URSS?
In Slovenia la crisi politica si intreccia con la pandemia e con la memoria del passato. Il 27 aprile, festa della Liberazione in Slovenia, a Lubiana sono scese in piazza migliaia di persone per contestare il governo che ha risposto accusandoli di mettere in pericolo la salute collettiva e di essere al servizio di forze legate al vecchio regime. Inoltre, lo stesso giorno, dall’account Twitter del governo è stato postato un articolo in cui si sostiene che nazismo, fascismo e comunismo siano uguali per gli sloveni. In tutto questo si sta preparando anche in Slovenia il recovery plan che promette di essere una colata di cemento nel disinteresse di molti. Ne parla Stefano Lusa su Osservatorio BalcaniCaucaso.
Slovenia: in piazza il fronte «antifascista»
L’archivio grafton9 ha digitalizzato i numeri di diverse riviste militanti di fine millennio. Ci trovate riviste come Infoxoa, Torazine e molte altre. Un vero e proprio archivio digitale.
Calendario civile
Essendo questo il numero di maggio, il nostro calendario non può che riguardare il 1° maggio. Un’altra festa che non è una festa. Una giornata di mobilitazione fin dalla sua nascita alla fine del XIX secolo. A venti dalla prima May Day Parade, mettiamo a confronto due due articoli usciti a 14 anni di distanza per provare a vedere come il lavoro e i lavoratori sono cambiati dalla fine del XX secolo. Nel 2004 Pietro Causarano con Degrado operaio. Lavoro, identità sociali e conflitto industriale nell’Italia di fine Novecento, uscito su I mestieri del vivere il numero 3 della rivista, ha indagato la cosiddetta crisi della classe operaia di fine del XX secolo. Invece nel 2018 su Block the box, il numero 46 di «Zapruder», Maurilio Pirone con Piattaforme, scatole nere e tempeste. Passato e presente del capitalismo digitale cerca di fare luce sulla cosiddetta gig economy e sulle tipologie di lavoro che produce.
In libreria
Manifesto della cura. Per una politica dell'interdipendenza, The care collective, Edizioni Alegre, 2020
Sentieri migranti. Tracce che calpestano il confine, Alberto Di Monte, Ugo Mursia Editore, 2021
Fenomenologia dell’editoria indipendente. Un’analisi storica della stampa libera dal Novecento a oggi, Francesco Ciaponi, Ed. del frisco, 2021
Orso, Scritti dalla Siria del Nord-Est, Lorenzo Orsetti – Heval Tekoser Piling, Red Star Press, 2021
Atlantide: Hardcore D.I.Y. Punx live 2001/2015, Zooo, Serimal, Hellnation, NullaOsta, Hellnation/Red Star Press, 2021
Comunarde. Storie di donne sulle barricate, Federica Castelli, Armillaria Edizioni, 2021
Lusso Comune. L’immaginario politicio della Comune di Parigi, Kristin Ross, Rosengber & Sellier, 2020
La rivoluzione è il freno d'emergenza. Saggi su Walter Benjamin, Michael Lowy, ombre corte, 2020